Come aprire un ente di formazione
Aprire un ente di formazione richiede come prima cosa una certa conoscenza di cosa effettivamente è. Questo articolo nasce proprio con lo scopo di chiarire l’idea su quello che è un centro di formazione accreditato. Dopo vediamo insieme chi sono quelle persone che hanno la possibilità di inoltrare la domanda, quali sono i requisiti (piuttosto rigidi effettivamente) da rispettare ma anche i possibili vantaggi di questa scelta.
Cos’è un ente di formazione accreditato?
Si parla di centro o ente di formazione quando si ottiene dal Ministero dell’Istruzione l’accreditamento per poter aprire una struttura privata rivolta all’insegnamento e alla ricerca. Possono essere diversi i campi, anche se comunque sono sempre più adatti quelli che offrono qualcosa di innovativo all’interno del proprio campo di conoscenza.
Una volta ottenuto questo accreditamento, ecco che è possibile poi partecipare ai vari bandi pubblici e regionali che si occupano appunto di erogare corsi di formazione nell’ambito di specializzazione dell’ente stesso. E questo è un bel punto a favore e non va sottovalutato.
Non solo, il vantaggio principale e il motivo per cui molte persone desiderano aprire un centro di formazione con l’accreditamento del Ministero dell’Istruzione è quello di poter accedere a diversi fondi pubblici. Ci sono quelli comunitari, nazionali o regionali.
Ottenere un accreditamento perciò è vantaggioso, perché spesso sennò potersi inserire in questi mercati diventa una questione piuttosto complicata.
Entriamo ora nel vivo della questione e scopriamo come aprire un ente di formazione.
Come aprire un ente di formazione? Consigli pratici.
Come spesso accade oggi, la domanda deve essere inoltrata online, attraverso il sito del Miur. La data di scadenza per farlo è sempre la stessa. Deve essere inviata entro il 15 ottobre.
La commissione valuta la richiesta e se sono presenti i requisiti necessari. La risposta, affermativa o negativa, arriva poi entro il 15 di luglio.
A valutare la richiesta è il Comitato Tecnico Nazionale. Questa è la prima fase valutativa. La risposta affermativa infatti arriva sempre da parte del Direttore del Personale Scolastico.
Gli enti che possono ottenere questo accredimento sono coloro che sono già in possesso di un atto costitutivo o uno statuto redatto attraverso atto pubblico quando la domanda è stata presentata. Oppure se nello statuto vi è una formazione in uno (minimo) dei vari ambienti che sono stati previsti dalla direttiva.
Come sempre però esistono delle eccezioni. Non tutti gli enti necessitano infatti di ottenere un accreditamento. Rientrano in questa categoria speciale gli enti che possiedono una struttura giuridica atipica. Qui sotto elenco quali sono:
- Università
- Consorzi Universitari
- Istituzioni Scolastiche
- Enti pubblici di Ricerca
- Enti Culturali
- Amministrazioni centrali
- Istituti Alta Formazione Artistica Museale
Come si ottiene l’accreditamento? Ecco i requisiti
- La sicurezza di poter garantire le risorse professionali necessarie relative al tipo di formazione proposta.
- Bisogna di disporre delle risorse tecnologiche e umane che permettono appunto di rispettare i presupposti della domanda.
- Serve specificare nello statuto che l’ente si occupa soprattutto di ricerca e formazione
- Essersi già occupati dell’attività di innovazione e il tutto deve però essere documentato mediante i prototipi.
- Nei tre anni precedenti alla richiesta, serve aver frequentato almeno 3 corsi di 20 ore, ognuno in una diversa regione italiana.