Perché diventare insegnante? 4 motivi per prendere in considerazione questa professione
Fare l’insegnante non è sempre semplice. Bisogna fare spesso i conti con questioni burocratiche, studenti difficili e percorsi complessi. Infatti, quello che a volte scoraggia è il percorso necessario per accedere a concorsi e graduatorie: tempi lunghi, titoli, laurea, e, per rispettare le ultime disposizioni di legge, anche l’obbligo di acquisire 24 CFU per insegnare. A tratti può sembrare una strada piuttosto impervia, ma le soddisfazioni sono tante e svolgere il mestiere dell’insegnante ha certamente più lati positivi che negativi.
Scopriamo insieme i 3 motivi più che validi per seguire questa carriera.
Ruolo primario nella formazione di giovani menti
C’è chi sostiene che insegnare ad una classe di ragazzi o bambini è un po’ come essere dei secondi genitori. Se da una parte serve molta pazienza per riuscire a tenere le redini della classe e mantenere viva l’attenzione e il livello di concentrazione dei più giovani, d’altra parte osservare i loro progressi ed essere la fonte del loro apprendimento regala soddisfazioni inimmaginabili. Si diventa parte di un percorso di formazione intellettuale che trasforma un bambino in un giovane in grado di pensare, fare scelte di vita e intraprendere carriere.
L’insegnante, come i genitori, ha un ruolo educativo fondamentale nella formazione dei giovani, sotto tutti i punti di vista. Farlo con entusiasmo e motivazione, col tempo, senza dubbio porta i suoi frutti e riceverà una risposta positiva anche da parte dei ragazzi.
Si lascia un segno nel mondo
Molto spesso si sente affermare che le nuove generazioni di oggi saranno quelle che faranno il mondo di domani. Occuparsi dell’educazione e della formazione di queste generazioni può contribuire ad avere un ruolo di primo piano nella costruzione di un mondo migliore, fatto di persone in grado di interagire rispettosamente tra loro, lavorare, creare opportunità di lavoro e creare un futuro più prospero. Anche se questo ideale può sembrare troppo elevato tanto da pensare che il proprio intervento non possa fare la differenza, ogni ragazzo, in realtà, crescendo, imparando e ispirandosi alle sue figure di riferimento potrà fare la differenza e portare il suo contributo nel mondo.
A pensarci, anche tutte le più grandi menti, da Einstein a Zuckerberg, da Galileo Galilei a Jobs, sono stati studenti prima di rivoluzionare il mondo. Senza dubbio, i loro insegnanti hanno condizionato il loro modo di essere e le loro scelte, fino a portarli a diventare leggende nel loro settore di attività.
Giusto mix tra lavoro dipendente e lavoro autonomo
Insegnare vuol dire essere alle dipendenze di un Istituto, pubblico o privato che sia. Implica quindi il rispetto di adempimenti, mansioni e orari precisi, per essere nelle condizioni di ricevere uno stipendio fisso a fine mese. D’altra parte, però, l’organizzazione del lavoro può essere gestita in maniera assolutamente autonoma e flessibile da parte di ogni insegnante. Non si è costretti a stare seduti alla scrivania di un ufficio, ma si interagisce con un gruppo di ragazzi pronti ad ascoltare ciò che si ha da dire, dove la componente umana è certamente importante tanto quanto l’espletamento di competenze tecniche e l’interazione sociale ha un ruolo determinante. È dunque un lavoro estremamente stimolante, dove ci si sente spinti a migliorare sempre di più pur di offrire un servizio di livello sempre più elevato.
Non si smette mai di imparare
Insegnare porta con sé altri due enormi vantaggi. Il primo riguarda la formazione continua e la necessità di doversi sempre aggiornare per rendere al meglio e preparare lezioni che siano interessanti per i ragazzi. Tenere alta la loro attenzione è molto più complesso rispetto al passato. Sono attratti da mille distrazioni, hanno menti più vivaci, l’accesso ai dispositivi digitali li ha resi ancora più dinamici e curiosi. Bisogna quindi reinventare il proprio metodo di studio ogni giorno, confrontarsi con punti di vista diversi, appartenenti a una generazione differente, stare al passo con i tempi e cambiare i propri punti di vista.
Insegnare offre uno stimolo costante, dunque, a non smettere mai di studiare e aprire la mente verso nuove idee.