Diventare Amministratore di Condominio
La figura dell’amministratore di condominio è di vitale importanza nella gestione delle questioni pratiche e amministrative di un condominio. Bisogna seguire un iter preciso per ricoprire questo ruolo, che prevede molte competenze e responsabilità.
Se una volta chiunque poteva “improvvisarsi” amministratore di condominio, oggi le cose sono cambiate in favore di una maggiore regolamentazione. Quindi, da dove iniziare se si vuole diventare amministratori di condominio?
Il percorso per diventare amministratore di condominio
Fino a pochi anni fa, non era insolita la situazione in cui un inquilino si proponesse per ricoprire questo ruolo, perché non era necessario possedere conoscenze specifiche. Sebbene oggi sia ancora possibile scegliere un amministratore tra gli interni, oggi per molti rappresenta un vero e proprio lavoro da svolgere a tempo pieno, con impegno e preparazione.
C’è anche da dire che spesso la sola preparazione non basta, bisogna avere anche una particolare predisposizione e determinati tratti caratteriali. Basti pensare alle turbolente riunioni di condominio, che richiedono il massimo dell’autocontrollo e della diplomazia. Deve inoltre avere spiccate capacità di organizzazione, gestione e problem solving. A partire dal 2013, il Ministero della Giustizia ha emanato un regolamento riguardante la formazione degli amministratori di condominio, che poi è stato trasformato in decreto. Quest’ultimo stabilisce i criteri e le modalità per la formazione degli amministratori di condominio nonché dei corsi che gli stessi devono seguire ai fini della formazione.
L’amministratore esterno, cioè quello non scelto tra gli inquilini, deve aver parte frequentato un corso di formazione prima di potere esercitare. Molti di questi corsi vengono organizzati dalle associazioni di categoria come l’Unai (Unione nazionale amministratori di immobili) o l’Anammi (Associazione nazional-europea degli amministratori di immobili). I diversi corsi possono essere tenuti da un avvocato (per un approfondimento visita il sito dell’Avv. Bassi esperto in diritto condominiale), un ingegnere o un magistrato, al fine di dare al corsista una formazione variegata e multidisciplinare, ma sempre specifica in materia condominiale. Il programma del corso deve essere approvato dal Ministero della Giustizia.
Durante le lezioni, i futuri amministratori di condominio acquisiranno conoscenze tecnico-giuridiche, contabili, amministrative e gestionali, indispensabili per gestire un fabbricato in regime condominiale. Il corso può essere svolto in sede o a distanza, tramite piattaforme online. Al termine del corso si dovrà sostenere un esame, che si svolgerà comunque nelle sede individuata dal responsabile scientifico. Successivamente verrà rilasciato un attestato che permetterà l’iscrizione al registro telematico degli amministratori di condominio. La figura dell’amministratore di condominio non è infatti inquadrata in un albo professionale, ma può figurare solo in questo registro.
Questo strumento permette a terzi di verificare che l’amministratore sia in regola con gli obblighi imposti dalla legge in tema di aggiornamento e possieda i requisiti richiesti per svolgere tale attività.
Lo svolgimento di tale attività comporta l’apertura della partita IVA, il versamento dei contributi all’INPS e l’apertura di un’assicurazione professionale.